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Due centri all’avanguardia: il TC Noventa di Piave e gli impianti gestiti dalla 2001 Srl a Padova.

Andrea Canella

Sabato 14 maggio nell’ambito di manifestazioni di premiazione di tornei locali si sono svolte due presentazioni del libro “Tennis 5.0” di Andrea Canella. Sono intervenuti vari apassionati e addetti ai lavori che hanno posto all’autore interessanti domande in merito ai temi trattati nel suo scritto. Ecco il resoconto di Andrea Canella che ha raccolto foto e informazioni dai responsabili del TC di Noventa di Piave Andreas Cunial e Beatrice Barbiero responsabile della società 2001 srl, che gestisce a Padova due importanti centri tennistici, come il tennis Club 2000 e il tennis club Plebiscito.

La foto di sopra ritrae William Renshaw ed è scattata intorno al 1880. Renshaw, che è stato il primo vincitore seriale del torneo di Wimbledon, arrivando a vincerlo tra il 1880 e il 1890 ben 7 volte in singolare e 5 volte in doppio, sarebbe forse orgoglioso di come si sta diffondendo nel mondo la pratica del gioco del tennis, sport che era originariamente riservato all’aristocrazia Britannica. Forse storcerebbe un po’ il naso per come si sono modificati i telai delle racchette, le corde, il colore delle palle, ma siamo quasi certi che apprezzerebbe il lavoro fatto dai circoli tennistici nel mondo, per favorire la diffusione del tennis.

Pertanto di seguito, parlerò diffusamente, delle strutture che hanno ospitato le presentazioni del mio libro “Tennis 5.0“. Innanzitutto il TC. Noventa ha organizzato un’incontro fissato nella mattinata di sabato 14 maggio, nel locale bocciodromo, adiacente ai campi da tennis, al quale hanno aderito circa 40 tra apassionati, addetti ai lavori e autorità locali, tra cui il sindaco della città del cavallino rampante. Alla testa della fantastica organizzazione dell’evento c’era il presidentissimo Andreas Cunial, presidente del circolo, e persona con delle idee innovative. Nello specifico, la struttura comunale degli impianti del TC Noventa è composta da:

  • due campi da tennis in terra rossa che sono coperti d’inverno tramite palloni pressostatici
  • una tribuna da oltre 130 posti con bagni pubblici
  • un campo da tennis in moquette con copertura fissa in legno lamellare
  • un campo da padel
  • tre spogliatoi
  • un ufficio di segreteria
  • una clubhouse

e appartiene a un’area in cui sono concentrati, separati da pochi metri, il già citato bocciodromo, un palazzetto polisportivo e un campo di calcio.

Se ve lo state chiedendo, i campi da tennis sono praticabili anche nelle ore più buie, grazie all’efficace sistema di illuminazione.

I campi del TC Noventa

La storia del circolo.

Il gioco del tennis a Noventa di Piave ha origini nel lontano 1972 quando il Comune fece costruire un campo in terra rossa in via Giacomo Noventa, situato tra le scuole elementari e le scuole medie dove attualmente si trova l’edifico della biblioteca comunale. Per lo sviluppo dell’odierno tennis club a Noventa di Piave, la costruzione del “muro” adiacente alla palestra delle scuole elementari è stata una fase di fondamentale importanza. Qui tanti neofiti hanno potuto accedere a questo sport e i ragazzi hanno potuto organizzare dei veri e propri incontri sul mezzo campo a loro disposizione; purtroppo, con il successivo ampliamento della palestra per la costruzione delle tribune, il muro è stato definitivamente perduto.

In principio, il campo da tennis a Noventa di Piave era privo di qualsiasi illuminazione! Qualche anno dopo i vari soci si sono muniti di pala e piccone ed hanno piantato dei pali in cemento che erano stati dismessi dall’Enel per installare i riflettori, permettendo così di giocare anche di sera. Inoltre, per questo nuovo e nascente circolo di tennis in Veneto, non esisteva una vera e propria tariffa oraria perché era sufficiente pagare la tessera annuale di iscrizione per poter giocare da marzo a settembre senza limiti di tempo. All’inizio il campo non era molto frequentato, dato il numero esiguo di soci. Tuttavia, due tra i primi assidui giocatori, tutt’ora iscritti al tennis club, pensate che un giorno giocarono per cinque ore consecutive: che passione!

Da allora ne è stata fatta di strada. Infatti durante l’anno 2022, grazie all’amministrazione comunale guidata dal sindaco Claudio Marian, inizieranno i lavori per l’ampliamento degli spogliatoi e la costruzione di un campo da padel panoramico con lo scopo di offrire alla cittadinanza un’opportunità in più in materia di sport e svago.

I Numeri_TC_Noventa
In sintesi i numeri del TC Noventa.

In questo quadro, ho cominciato alle 11:30 di sabato 14 maggio a parlare del mio libro, come detto alla presenza di un discreto pubblico. Dopo una presentazione della durata di una ventina di minuti, in cui ho illustrato la suddivisione del mio libro e cosa mi ha spinto a scrivere di tennis con una visione orientata al futuro, ho dato spazio alle numerose domande che mi sono giunte dalla platea. Mi è stato chiesto, se l’utilizzo di apparati tecnologici non rischia in futuro di svilire la poesia del gioco. Ho risposto che il vaso di pandora era già stato rotto, fin dagli anni 70 e 80 con i cambi di materiali associati alla costruzione delle nuove racchette e poi con le corde sintetiche. E poi ancora qualcuno voleva sapere se si potessero confrontare gli infortuni muscolari più comuni negli anni 70, 80 e 90 con quelli odierni, supponendo che il gioco moderno comporti una maggiore propensione verso certe tipologie di lesioni. Non sono però riuscito nelle mie ricerche a trovare dati su ricerche delle lesioni muscolari degli anni 70 e 80. Non dubito che esisteranno, ma gli standard di registrazione degli infortuni nei principali tornei sono stati concordati solo nel 2009. Qualcun’altro ha chiesto come può l’amatore trarre spunto dagli infortuni che accadono ai campioni. La mia risposta è stata di non affrettare i tempi del rientro e di consultare, prima di prendere una decisione passionale basata sulla voglia di ritornare a giocare, un fisioterapista o medico esperto di lesioni. Insomma prudenza sempre, dato che gli apassionati non sono professionisti del circuito ATP. E poi ancora perchè non ho considerato di includere un capitolo sulla dieta del tennista. Sostanzialmente perchè per problemi di tempo, legati ai tempi di pubblicazione piuttosto serrati, non sono riuscito a trovare ricerche interessanti e perchè avrei dovuto intervistare dietisti, dietologi e nutrizionisti, esperti di alimentazione sportiva, per poter svolgere un buon lavoro. Infine una domanda stuzzicante è stata, cosa pensassi dell’attuale stato del mercato dei sensori per racchette da tennis, dato che Babolat e Head hanno adottato differenti strategie. Penso sostanzialmente che il prodotto concepito da Babolat nel 2013, anche se Head ha investito nel novembre 2020 nel restyling del suo prodotto, ha i giorni contati. Sono apparse nuove tecnologie associate all’uso di videocamere di telefonini mobili, che consentono di catturare dati, con maggiore precisione, raffinatezza e meno invasività negli attrezzi tennistici e nel corpo dei giocatori. E questo processo è avvenuto per una democratizzazione nell’uso di algoritmi di AI, prima ritenuti costosi, e aventi la necessità di usare molta memoria computazionale. Pertanto secondo me la linea seguita da Babolat nella direzione di una taratura sulle necessità individuali degli strumenti tecnologici dovrebbe essere la linea giusta.

Alcuni momenti prima e durante la presentazione di Tennis 5.0

Poi nel pomeriggio mi sono recato in quel di Padova presso l’accademia di Tennis Plebiscito, dove alle 18:30 ho tenuto la mia seconda presentazione del giorno alla presenza di una quindicina appassionatissime e informatissime persone.

La storia degli impianti polisportivi.

Testardo, lungimirante, appassionato, con un gran senso dell’umorismo: queste le parole che usano i suoi figli per descrivere Lino Barbiero, classe 1933, un uomo che a metà degli anni ’70, parallelamente alla sua concessionaria d’auto, fondò insieme ad altri amici, una società che gestiva l’impianto di via Pioveghetto a Chiesanuova, in quel di Padova.
Fu poi l’attenzione per il mondo dello sport agonistico che, nei primi anni ‘80, spinse Barbiero ad accettare la proposta dell’allora sindaco Ettore Bentsik di gestire la piscina “Plebiscito” di via Geremia, allora in fase di costruzione.
Il 1983 fu l’anno dell’inaugurazione: una piscina singola, con relativi servizi e spogliatoi e successivamente, in accordo con la locale amministrazione comunale, la 2001 srl Società Sportiva Dilettantistica – appartenente alla famiglia Barbiero, eseguì importanti ampliamenti dell’impianto, investendo oltre cinque miliardi delle antiche lire!

Oggi, intorno a quella che era una piscina di quartiere, si è creato uno dei più grandi complessi sportivi polivalenti e polifunzionali esistenti in Italia comprensivi di diverse tipologie di discipline sportive come
piscine, campi da tennis, spazi per calcio e calcetto, campi da squash e padel, pareti di arrampicata, palestre pluriattive, poligoni di tiro con l’arco e piste del ghiaccio, arrivando ad avere più di 10.000utenti multisport attivi”.
Proprio nel 2010, infatti, in prossimità dell’area del Plebiscito, è stato inaugurato anche il PalaGhiaccio, struttura moderna e funzionale che ha sostituito l’ormai trentenne pista mobile che per anni era stata ospitata nell’area dell’ex Foro Boario in Prato della Valle, dove oggi sta crescendo un vivaio di eccellenza di hockey e pattinaggio artistico.

Siamo imprenditori dello sport… ce l’abbiamo proprio nel DNA! Questo è un lavoro che “condanna”, nel senso che non ci sono sabati né domeniche. Ma è la mia passione. Quella che ho trasmesso ai miei figli e ora ai miei nipoti

Lino Barbiero

Accanto al padre Lino, supervisore, ci sono i quattro figli: Dimitri, che si occupa di tutte le attrezzature mobili e del settore ghiaccio; Gianfranco, responsabile del comparto tennis e dell’impianto di Rovereto; Denise, cui è stata affidata tutta la parte amministrativa; infine David, gestore del Plebiscito e dell’impianto di Trieste. Largo poi alle nuove generazioni: Beatrice, 32 anni, figlia di Gianfranco, è Responsabile Comunicazione e Ufficio Stampa della 2001 srl, e con le sorelle gemelle Cecilia dedicata all’insegnamento del tennis, e Lodovica (entrambe 28 anni), fotografa e amministrativa, sono le “leve” del futuro. I centri gestiti si trovano a Padova, Piove di Sacco, San Bonifacio (VR), Rovereto (TN), oltre a una nuova struttura in costruzione a Carmignano Di Brenta (PD).

Il Centro Sportivo Plebiscito può contare su 8 campi da tennis di cui 4 in terra battuta, 2 in play-it,  2 in erba sintetica, oltre a ben 5 campi da padel, sia coperti che scoperti, mentre nel Centro Sportivo 2000 sono disponibili 6 campi in terra rossa, coperti da pallone pressostatico durante i mesi invernali, 2 campi in play-it dotati di una struttura fissa, 2 campi in play-it scoperti, 4 campi da padel (due coperti e due scoperti) e altri 3 campi da padel (coperti da struttura fissa). Addizionalmente qui è in costruzione una clubhouse con bar/ristorante e un confortevole punto relax. I campi coperti del centro sportivo 2000 sono dotati di riscaldamento e illuminazione, in modo da permettere l’attività sportiva in qualsiasi stagione e con qualsiasi condizione meteo. Inoltre nei due centri tennistici si ospitano, oltre agli allenamenti dell’Accademia Tennis Plebiscito Padova, vero fulcro di attività con atleti di livello nazionale ed internazionale,  eventi tennistici di altissimo livello, dato che nei suoi campi si sono disputati incontri di più di 20 tornei internazionali, tra ITF, Tennis Europe e ATP Challenger , oltre numerosi Open Nazionali,  tornei nazionali giovanili e riservati ai giocatori di terza e quarta categoria, compresi campionati regionali.

Gli impianti gestiti dalla 2001 Srl

I valori di 2001 Team

  • Lo Sport per tutti, a qualsiasi età
  • Il rapporto con l’acqua
  • La tradizione vincente
  • Il rispetto per l’ambiente
  • Lo Spirito di Gruppo
  • Volontà, determinazione, passione
  • Punto di riferimento territoriale importante per le attività sportive praticate
  • Acculturamento sociale tramite il nuoto e lo sport, soprattutto nelle scuole
  • Il Wellness come missione:
    “Lo Sport aiuta a sviluppare corpo e mente in modo armonico”
I numeri di sintesi degli impianti di tennis gestiti dalla 2001 SRL

In questa atmosfera, condita da valori allineati pienamente alle tematiche e alla filosofia del mio libro, a Padova ho incontrato persone estremamente competenti e appassionate, con Beatrice Barbiero, splendida coordinatrice e organizatrice dell’evento. Così alcuni partecipanti alla presentazione erano a conoscenza di tutte le problematiche di gestione di un circolo sportivo, compreso il problema dell’autosufficienza energetica, che di questi tempi sta diventando importante e stringente per la vita di alcune realtà sportive. E non solo!!! Alcune persone sapevano dove si trovava Matarò, sede della start-up “Infinite Athetic“, che ricicla le corde dismesse, per fare magliette sportive tecniche, azienda citata nel mio libro. Altre ancora conoscevano il tennista Rankumar Ramanathan Indiano perchè affiliato in questo momento al circolo, il quale ha spiegato a un giornale Indiano, quanto costa l’attività di un tennista professionista, articolo prontamente da me ripreso. Lo stesso circolo ha ospitato un’anno alcuni giovani tennisti Africani, collaborando di fatto con Tennis for Africa. Poi venendo ai temi scottanti del tennis professionistico, ho riscontrato una profonda e capillare conoscenza del problema del match fixing, dato che nel circolo è stato organizzato, per tre anni, un importante appuntamento internazionale come l’ATP challenger “Città di Padova”.

Prove audio!!!

Una risposta molto appassionata a una domanda stuzzicante

Alcuni momenti della presentazione di Padova

Conclusione.

In sintesi, sono venuto a contatto con due realtà molto ben organizzate, di differenti dimensioni, la cui organizzazione è tarata sul bacino di utenza a cui vengono erogati svariati servizi. Le chiavi di un simile successo le ho riscontrate nella attiva collaborazione con le locali amministrazioni comunali e nell’orientamento polisportivo dei due impianti, volto a offrire servizi diversi, che vanno oltre la consueta ora di gioco in un campo da tennis, nelle quali si innesca una passione viscerale per lo sport.

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The Umpire
Admin
2 years ago

Andrea, grazie del reportage circa due realtà della cui storia, vuoi perché a sinistra del Piave e sotto al Brenta, da questa parti si sa poco!

The Umpire
Admin
Reply to  The Umpire
2 years ago

… e grazie anche per i loghi di Tennis Chalk in bella evidenza!

Andrea Canella
Andrea Canella
Reply to  The Umpire
2 years ago

Figurati mitico Unforgiven79!!!. Anzi rilancio e spero di organizzarne ancora cose di questo genere. Ma onestamente non lo so, perchè non tutti hanno l’apertura mentale delle due realtà in questione.. In ogni caso se organizzo qualcosa, poi riporto qua su tennis-chalk.com, oltre a promuovere il sito.

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