web analytics

Game, Set, Match, T-Shirt!!!

Andrea Canella
Embed from Getty Images

All’ultimo master 1000 di Miami, il vincitore Daniil Medvedev, vestiva Lacoste, la quale ha abbigliato anche i raccattapalle e tutti coloro coinvolti nell’organizzazione del torneo. Ma quante volte è capitato che il brand Ambassor di una marca, sia stato anche il vincitore di un torneo che a sua volta era fornito dalla stessa marca, con riferimento all’abbigliamento? In generale chiediamoci cosa significa per una marca essere “profeti in un certo qual modo in patria”, abbinando al vincitore del torneo, la sponsorizzazione di raccattapalle e organizzatori, in modo da ribadire un trionfo totale.

Finora a mia memoria è accaduto tre volte, di cui una volta a livello slam , un’altra a livello di MASTER 1000 e infine un’ultima volta a livello di ATP 250 e lo scrivente ignora se sono esistite nel passato altre combinazioni vincenti tra i brand ambassadors della marca e il torneo che aveva come sponsor principale per quanto concerne l’abbigliamento la stessa marca del vincitore.

Detto del trionfo di Medvedev in quel di Miani, targato Lacoste, andiamo a vedere quando e in quali tornei si sono manifestate queste curiose coincidenze, che hanno visto trionfare il fornitore di magliette in partita doppia.

Roland Garros 2021 Novak Dijokovic con Lacoste.

Embed from Getty Images

Stoccarda 2022 Matteo Berettini con Hugo Boss, azienda che da anche il nome al torneo

Embed from Getty Images

L’importanza di mercati speciali.

Quindi potremmo dire che la necessità di targare il torneo da parte di uno sponsor di abbigliamento sportivo, risponde più che altro alla necessità particolare di conferire importanza a determinati mercati di sbocco, che molto spesso corrispondono a quelli nazionali, dove il design dei prestigiosi capi sportivi, indossati da ambassadors tennistici di fama mondiale, viene concepito. Così la Germania per Boss può considerarsi importante, tanto quanto, la Francia per Lacoste, in quanto sinonimi di identità nazionali ben radicate. Ma più in là il fatto di voler diventare lo sponsor per l’abbigliamento di raccattapalle e organizzatori di un determinato torneo, situato al di fuori dei confini nazionali, pretende di conferire un’importanza speciale a determinati mercati di sbocco. Così si scopre che la nota marca del coccodrillo, dopo essere stata sponsor delle ATP Finals disputate in quel di Londra, ed essere tuttora lo sponsor per l’abbigliamento del Roland Garros, decide di targare i tornei master 1000 di Miami e di Madrid, di cui IMG è proprietaria. A nostro avviso il periodo dell’anno in cui si disputano i tornei non è ininfluente per la vendita di indumenti sportivi, specialmente quando questi si disputano a inizio primavera o durante la stessa stagione, rendendo più appetibili i tornei che si disputano a inizio stagione e durante la primavera. Non dovremmo, quindi stupirci se le marche che forniscono i capi di abbigliamento ai più prestigiosi tornei che si disputano a fine stagione non annoverano grandi giocatori tra le loro file, come testimonial. Sappiamo che ad oggi, ancora nel mondo del tennis, il maggior numero di contratti di sponsorizzazione riguarda abbigliamento e accessori (pag 150 Tennis 5.0 di Andrea Canella, DigiPress 2021). Da qui, deriva la presunzione che ci siano degli incentivi monetari speciali per gli atleti, stabiliti contrattualmente, se il proprio brand ambassador, vince il torneo sponsorizzato dalla marca che indossa. Ma analizziamo ora come le differenti marche si sono ripartite i tornei dello slam, i master 1000, e le ATP Finals che sono considerati i tornei principali.

TorneiCategoriaSponsorizzazione per abbigliamentoPrincipali Brand Ambassadors nel circuito maschile
Us Open
AU Open
Wimbledon
SlamRalph LaurenNessun giocatore rilevante
Roland GarrosSlamLacosteNovak Djokovic, Daniil Medvedev, Roberto Bautista Agut
ATP Miami
ATP Madrid
Masster 1000LacosteNovak Djokovic, Daniil Medvedev, Roberto Bautista Agut
Atp MontecarloMasster 1000Sergio TacchiniNessun giocatore rilevante
ATP Paris BercyMasster 1000LottoNessun giocatore rilevante
Open del Canada
Indian Wells
ATP Cincinnati
Masster 1000FilaDiego Schwartzman, John Isner, Reilly Opelka, Brandon Nakashima
ATP RomaMaster 1000JomaPablo Carreño, Albert Ramos, Thiago Monteiro, Marco Cecchinato
ATP ShanghaiMaster 1000ErkeNessun giocatore rilevante
ATP FinalsATP 1500EA7Fabio Fognini, Lorenzo Sonego, Alexander Bublik
Ripartizione delle sponsorizzazioni dell’abbigliamento dei principali tornei. Elaborazione AC.

Dall’analisi che abbiamo svolto, notiamo che non tutte le case, preferiscono optare per il doppio binario a livello di sponsorizzazioni. Giganti come Nike e Adidas, non sponsorizzano ad esempio tornei di livello, mentre allo stesso tempo Ralph Lauren, pur avendo 3 dei quattro slam, non ha alcun testimonial tennistico di peso. Strategie senza dubbio diverse, che rispondono al fatto di avere un immagine più istituzionale oppure legata ai principali attori del palcoscenico del circus. Dati questi estremi esistono però dei punti intermedi. Fila ha scelto chiaramente, di focalizzarsi sul mercato Nord Americano, sia a livello di ambasciatori del brand e tanto per quanto riguarda la scelta dei tornei da sponsorizzare, tutti situati nel continente Nord Americano. Scelta analoga è quella fatta dalla marca Francese del coccodrillo, che oltre a essere partner storico del Roland Garros, ha scelto tra gli altri campioni come Djokovic, Medvedev e Bautista Agut, senza rinunciare ad espandere la sponsorizzazione istituzionale ad altri tornei master 1000 come quelli di Miami e Madrid. Australian, Sergio Tacchini (concetto ribadito a pagina 150 di Tennis 5.0 di Andrea Canella, DigiPress 2021) e Lotto, sono a nostro avviso nobili decadute, che cercano di mantenere uno status, derivante da sponsorizzazioni illustri del passato, attraverso la presenza in tornei di prestigio, appartenenti alla categoria master 1000. L’elemento di novità è costituito dall’entrata nel mercato dell’abbigliamento sportivo di nuove aziende, che hanno intrapreso una sfida relativamente nuova per loro. Infatti tanto Hugo Boss quanto EA7, che non possono di certo vantare una lunga esperienza di fornitura di capi sportivi, risultando note per altre tipologie di abiti, hanno optato per la strategia del doppio binario, ma con gradazioni opposte nei due binari di riferimento. Se Boss preferisce vestire un’unico giocatore, che risponde al nome di Matteo Berrettini, il quale occupa stabilmente una posizione situata tra i primi 30 del mondo e al tempo stesso optare per la sponsorizzazione del torneo di Stoccarda, di categoria ATP 250, EA7 è sponsor ufficiale, delle prestigiose ATP Finals, che si svolgono a Torino, senza rinunciare a sponsorizzare attori tennistici come Fabio Fognini, Alexander Bublik e Lorenzo Sonego.

In conclusione, siamo propensi a pensare, che salvo rare eccezioni, come nel caso di Dominic Thiem (concetto evidenziato a pagina 35 di Tennis 5.0 di Andrea Canella, DigiPress 2021), i campioni della racchetta, non andranno a reclamare alle loro aziende sponsorizzatrici, indumenti più allineati a tendenze green e a zero impatto di C02, considerando l’intero ciclo produttivo, ma potrebbe invece essere che sarà l’industria del tessile che si adegui a produzioni più ecologiche e biodegradabili se non compostabili, in seguito alle pressioni provenienti dai consumatori oppure con l’imposizione di regole al settore, dettate da orientamenti politici.

Seeding

3 2 votes
Article Rating
Subscribe
Notify of
guest

2 Comments
Oldest
Newest Most Voted
Inline Feedbacks
View all comments
Unforgiven79
Admin
1 year ago

E’ interessante la strategia di Ralph Lauren, azienda sicuramente dalle tasche budgettare capienti. Anziché dover puntare su uno o più cavalli, mette i soldi in banca sponsorizzando tre Slam (le è sfuggito solo uno, quello più sciovinista) e garantendosi così che comunque nelle finali verranno inquadrati i propri completi, indipendentemente da chi vi si qualifichi.
P.S.: occhio a considerare Lotto “nobile decaduta” come Australian e Tacchini, dato che ha sempre in scuderia Ons Jabeur!

Andrea Canella
Andrea Canella
1 year ago

Beh anche a me la strategia Ralph Lauren risulta interessante. È un po’ come quella di IBM, che non so se ricordi, ma anni fa riuscì a far usare lo slamtracker per seguire tutti i punteggi online, oltre ad essere fornitore ufficiale dei 4 majors per le elaborazioni dei dati. Attualmente IBM ha ancora questa presenza in tutti gli slam. E Ralph Lauren punterà a questo.
Con riferimento a Australian non vedo nessuno sforzo di trovarsi un brand Ambassador di livello, se non essere uno sponsor della federazione e dei tornei più importanti della Federazione. E stesso discorso vale per Tacchini.
Leggermente diverso è il discorso per Lotto, che ha trovato la Jabbeur per caso, fino a quando la Tunisina non cercherà uno sponsor più generoso. Lotto è dai tempi di Ferrer e prima Becker che non ha ambassadors di livello.
E sinceramente la sponsorizzazione di Parigi Bercy la considero più un incidente di percorso, che deve essere stato piuttosto appetibile a livello economico, dato che si tratta dell’ultimo 1000 della stagione e che siamo in bassa stagione in Europa per la vendita delle magliette, ancorché vicini al Natale e al black Friday.

Last edited 1 year ago by Andrea Canella
2
0
Would love your thoughts, please comment.x
()
x