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Les enfants du pays!!!

Andrea Canella

Nemo propheta in patria, dicevano gli antichi latini, ma dopo il recente successo di Sascha Zverev in quel di Amburgo, che di fatto smentisce il motto, ci siamo chiesti quali sono stati i giocatori più emblematici del circuito professionistico, che hanno vinto nelle città natale o in quelle d’adozione dove sono cresciuti tennisticamente.

È un successo che sicuramente vale più di ogni altro, quasi come se fosse il primo. Ho mosso i miei primi passi tennistici in questa città, sono cresciuto qui: non riesco a spiegare a parole la mia felicità

Alexander Zverev
dopo la vittoria ad Amburgo

Ritornare nel posto dove si è nati o nel circolo tennistico dove si è cresciuti ha sempre un sapore speciale. E quando un torneo si colloca nella stessa città di origine del giocatore, vincerlo rappresenta, qualcosa di particolare, specialmente se si è reduci da una stagione complicata. Ma quali sono stati i giocatori capaci di emulare le gesta di Sascha in quel di Amburgo, nel circuito professionistico dell’era open? Ripercorriamo questi trionfi, certi di non poter plasmare una lista totalmente esaustiva.

Bjorn Borg per il sessantesimo successo sul sintetico veloce di Stoccolma il 10 novembre 1980 sconfisse la sua nemesi per antonomasia ovvero John McEnroe. Cinque anni prima l’orso Svedese aveva perso sempre a Stoccolma la finale del masters contro Nastase. Big Mac sarà poi celebrato come eroe di casa vincendo quattro edizioni degli US Open disputati in quel di Flushing Meadows (1979, 1980, 1981, 1984) alle quali abbinerà tre masters (1978, 1983, 1984) che allora si disputavano al Madison Square Garden. Per restare in quest’epoca, non possiamo dimenticare il successo di Adriano Panatta agli Internazionali d’Italia nel 1976, ad oggi l’ultimo successo Italiano nel torneo. E considerando gli azzurri ricordiamo Paolo Bertolucci che vinse Firenze nel 75, 76, 77 , un torneo poco distante da Forte dei Marmi e Paolo Canè che trionfò sulla terra rossa di Bologna nel 1991, battendo Jan Gunnarsson.

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Roger Federer disputò 15 finali a Basilea, vincendone 10. Ma per restare in casa Svizzera, consideriamo anche l’unico campione Olimpico maschile in singolare dei Rosso Crociati, che nel 1989 sconfisse Guillermo Perez Roldan in quel di Ginevra. Stiamo ovviamente parlando del Ginevrino Marc Rosset.

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Richard Kraijeck seppe trionfare in due occasioni a Rotterdam. Nel 1995 si impose al connazionale Haarhuis mentre nel 97, a far le spese del gioco del talento Olandese fu il Ceco Vacek. Dominic Thiem vinse a Vienna nel 2017, imponendosi in finale all’Argentino Schwartzman.

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CASA SPAGNA.

I tennisti Spagnoli hanno sempre avuto una relazione speciale con il torneo di Barcellona, che è anche il torneo più antico in Spagna, la cui prima edizione fu disputata nel 1953. Molti astri della racchetta iberica si sono trasferiti nella capitale Catalana o hanno indossato i colori del club che organizza il torneo Conte di Godò. Tra i molti Barcellonesi che si sono imposti segnaliamo Andres Gimeno e Juan Gisbert, vincitori nel 1960 e nel 1965, prima dell’era open, Carlos Costa vincitore nel 1992, Felix Mantilla nel 1999. Ma il torneo è legato ai 12 triofi di Rafael Nadal, giocatore che si è formato nei campi del Real Club de Tenis Barcelona (RCTB), al quale è stato dedicato il campo centrale.

Novak Djokovic due volte a Belgrado.

E non poteva non mancare per chiudere il cerchio………ehmmehmmm!!!!! Pardon il triangolo, Novak Djokovic. Il fuoriclasse Serbo ha vinto infatti sia nel 2009 e nel 2021 due ATP 250, tornei di preparazione al Roland Garros, disputati nella natia Belgrado.

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E per restare alla stagione in corso oltre a Zverev, è utile ricordare anche, Nicholas Jarry, vincitore dell’ATP 250 di Santiago del Cile, dove la zia Catalina Fillol, è direttrice del torneo, con il trofeo che gli è stato consegnato dalle mani del nonno Jaime Fillol anch’esso un tennista professionista a cavallo tra gli anni 70 e 80, nonchè ex-numero 14 del mondo. E ancora, Tallon Griekspoor, nativo di Haarlem, capace di imporsi in un torneo collocato a un’ora di strada dal suo paese Natale, ‘s-Hertogenbosch. Infine non poteva mancare l’attuale numero uno mondiale Charlie Alcaraz da Murcia, che si è imposto sia al Godò, che al master 1000 di Madrid.

Nicholas Jarry con il trofeo di Santiago. Foto: ATP Tour – Chile Dove Men+Care Open

Alla fine di questa lista, come detto in precedenza, non di certo esaustiva, siamo sicuri di esserci scordati di qualche altro profeta in casa, ma tuttavia l’obiettivo dello scritto è evidenziare che questi casi possono essere catalogati come non comuni, ma nemmeno come tanto rari, dato che la particolare connessione emotiva che unisce il pubblico con il giocatore locale, agisce come fattore motivante e trascinante. L’identificazione tra pubblico e giocatore, ad avviso dello scrivente è molto più profonda, intensa ed autentica rispetto a quella cui si assiste, in occasione degli incontri di Davis, disputati in casa di un paese ospitante, che con sfumature più o meno intense e eterogenee alimenta l’appoggio ai colori nazionali.

Seeding

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